Nel 1884 Claude Monet arrivò a Dolceacqua e annotò sul suo diario di viaggio: "Il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza".
L'agile ponte di trentatrè metri a schiena d'asino attraversa il torrente Nervia congiungendo la parte più antica al borgo sviluppatosi più di recente. Questo meraviglioso scenario è dominato da un castello imponente, sontuoso, di raffinata eleganza e avvolto dal mistero regalato da oltre seicento anni di storia: il castello dei Doria.
E come i Doria costituiscono un filo conduttore tra la Liguria e la Sardegna anche al Dolceacqua l'unione professionale e nella vita di Paola Sini e Giancarlo Musi ha permesso di creare una fusione delle due cucine e delle due culture unica nel suo genere.
Qui abbiamo portato la nostra esperienza e le nostre origini: Giancarlo, ligure di Oneglia, ha condotto ristoranti di straordinario successo tra milano e la Brianza (basti pensare all'Osteria di via Prè) mentre Paola, olbiese, interpreta con "attenta semplicità" i piatti della cultura gastronomica delle due regioni.
Oggi il ristorante è condotto da Paola. Giancarlo dopo pochi mesi dall'apertura è volato via ma da lassù continua a motivarci ed ispirarci con la sua sapiente guida.
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